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Il nostro week end in Cambogia

Era da tanto che volevo pubblicare le foto del nostro week end in Cambogia! Ma non so perchè, non ho mai avuto l'occasione di scrivere qualcosa. Forse perché nonostante i pochi giorni di permanenza, le emozioni vissute durante la gita sono state parecchie e intense.

Non vi posso raccontare nulla di quello che abbiamo conosciuto e capito, perché la guida parlava SOLO russo!!! Nonostante ci avessero assicurato che il secondo giorno c'era una guida che parlava anche inglese! Invece purtroppo non è stato così. Abbiamo comunque apprezzato molto i luoghi visitati e soprattutto siamo stati accolti da un paese che non sembra proprio "ben messo". Le sensazioni provate sono state soprattutto tanta ammirazione nel vedere come tanta gente viva nella povertà più assoluta, ma sempre col sorriso sulle labbra e con uno spirito di pace e tranquillità, o quasi forse rassegnazione... non me l'aspettavo così! Sin dal confine tra Thailandia e Cambogia, le strade erano sporchissime e piene di gente (anche e soprattutto bambini) che facevano la carità. Poi passato il confine le cose non miglioravano, tranne qualche posto qua e là, dove c'erano hotel e negozietti di lusso.


Appena dopo il confine, abbiamo visto il cambio del senso di marcia: in Thailandia guidano a sinistra, mentre in Cambogia guidano a destra, come noi. La cosa strana è capire come in un posto di confine di terra, possa essere attuabile questo cambio! In mezzo alla strada c'era una sorta di casottino, attorno al quale i mezzi cambiavano letteralmente senso di marcia, ovvero dalla sinistra andavano tranquillamente a destra e viceversa.

Qui nella foto seguente il signore sul motorino si è già posizionato sulla sinistra per dirigersi in Thailandia.

La città dove abbiamo dormito si chiama Siem Reap, penso la più famosa dopo la capitale Phnom Penh. Non sembra neanche male per come è strutturata e c'è un fiume con un bel letto ampio. Il primo giorno abbiamo visitato un villaggio galleggiante. Una corrierina è passata a prenderci in albergo, e ci ha fatto visitare prima buona parte della città, dove le strade non sono asfaltate e la terra è rossa ovunque!


Dopo un po' di minuti siamo giunti a un porticciolo, da dove partono i traghetti che vanno in direzione del villaggio galleggiante. Qui abbiamo visto parecchi turisti di tutte le nazionalità! L'imbarcazione era la classica barca lunga di legno, guidata da un uomo del posto insieme a suo figlio di 6 o 7 anni che aveva due ruoli sulla barca: quello di aiutare suo padre e quello di fare qualche massaggio sulle spalle ai passeggeri! Devo dire la verità, mi ha fatto tanta tenerezza...

Il giro al villaggio galleggiante non vi dico come è stato... le domande che ci siamo fatti sono state: "ma le famiglie qui ci vivono sul serio?" Infatti c'erano scuole, case, negozi di bibite e altro e anche una chiesa cristiana (l'ho immaginato in quanto c'era una croce sul tetto). Acqua marrone e edifici fatti di lamiere...

Dopodiché la corriera ci ha portati a vedere un'anteprima di quello che avremmo visitato il giorno dopo: i famosissimi templi di Angkor Wat. Le foto che metto di seguito, vi faranno capire il nostro stupore nel vedere quei pezzi di storia! Ovviamente non abbiamo capito assolutamente niente di ciò che la guida ci stava raccontando, però abbiamo sicuramente apprezzato il panorama e l'aria sacra che emanava quel posto meraviglioso.

La cena è stata particolarmente interessante! Temevamo di essere sfamati con i loro cibi strani, che per noi sono quasi immangiabili, tranne qualche cosa...e invece il posto era un ristorante a buffet dentro al quale si stavano svolgendo degli spettacoli in maschera tradizionali e con musica annessa! Il cibo era internazionale, quindi abbiamo mangiato tanto e bene!

La mattina seguente ci siamo diretti nuovamente verso i templi visti di sfuggita la sera prima, stavolta però ci siamo fermati tutta la giornata. Pietre antichissime, templi sacri, alberi enormi e addirittura alberi sulle pietre. Che dire: solo essendoci stata, ho provato un senso di pace e spiritualità. Ho cercato di riportare le foto che più rappresentano le mie sensazioni provate sul posto.

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